…il sonno del vento che dorme… (parte II)

Quando muore il vento
il funerale è grande:
non c’è tristezza né pianto
ma immobilità statica.
Le stelle ancora una volta
ammiccano dolenti
e la luna fa da scolta
ai ladri ed ai dormienti:
già sussurrava il vento
che non sussurra più
e stridevano le foglie
che dormono, oramai.
È morto, è morto il vento
stasera c’è la calma,
una mano sotto al mento
e sento e guardo e penso.

2 commenti:

ribaldo ha detto...

ciao Thrasus, ti ricordi di me?
è un po' OT quello che ti scrivo, ma...
- studi musica, per caso?
- il notturno in fa minore lo stai studiando tu?
- a giugno oltre alla maturità hai anche degli impegni musicali?
-....e che dire di quell'arresto del piede su "und ach, sein Kuss!" e poi il moto dell'arcolaio, come della vita, che riprende inesorabile?
- sono musicista anch'io, e appassionato dei Lieder come forse te!
scusa l'interrogatorio poliziesco, ma non mi piace fare lunghi discorsi personali nei commenti ai blog...
se vuoi puoi rispondermi all' indirizzo mail che troverai nel mio profilo.
con affetto e stima.
Ribaldo

ribaldo ha detto...

P.S.: brrrr....latino!
meno male che a me è uscito greco (mi piaceva anche molto di più, scusami!)!