Febbraio gelsomino

febbraio gelsomino
odorino nell’aria
primo sole – caldo

vago solo nell’aria di sole
col vago assolo d’aria mossa in testa

-

penso penso penso e cammino
e ascolto l’aria il vento e l’erba secca
di questo campo giallino – screpolato

-

non piangono le pozzanghere
sotto il primo sole del mondo:

e a pensarci non è brutta la vita…

littleMontessori



Ha il capo chino sul quaderno aperto
cosparso di disordinate impronte…
Col capo chino pensa – che fatica,
così tanta che il capo si reclina
e punta gli occhi dritti alla finestra:

sfavilla fuori un sole sull’inverno…
sussulta ad uno spiffero la tenda…
c’è ancora nell’azzurro, là, la luna…

Poi, ecco, torna qui, sul suo quaderno
ed in silenzio azzarda un risultato:
alza la penna, poi mi guarda e aspetta
ed io, dolce, gli dico ‘prova ancora…’
e un po’ più basso china il capo, ancora.

Ha la sua età e non la vuol lasciare,
età di giochi e giorni lunghi fuori…
Ma il conto complicato è lì che aspetta...

Così non vede - ha ancora il capo chino -
danzare giallo in alto un palloncino…

Isomorfismo

TEOREMA:

Sia V spazio vettoriale finito dimensionale, V = {mondo esterno}
Sia W spazio vettoriale finito dimensionale, W = {mondo interno}
Sia f : V → W un'applicazione lineare ( f ∈Hom(V,W) )

Allora: f induce un isomorfismo di spazi vettoriali tra V e W.

DIMOSTRAZIONE del teorema:


Vi fu un tempo in cui il tempo era leggero
e con un soffio lo spazzavi via.

Vi fu un tempo – e la luce era un virgulto
neonato, ma già fiorito e forte.

Ma stasera – non so in che tempo fosse –
era un tramonto liquido del cielo:

c’era del rosso che colava piano,
colore denso, pastoso, stupito,

c’era del giallo timido e scipito,
c’era il verde che non si può vedere

quasi, ma se lo cerchi, eccolo!, appare,
muti azzurri calmavano colmando

l’esterrefatto rimanente cielo.

Esterrefatto, certo, come un velo
strappato un po’ per gioco, un po’ per celia,

quasi la mela (rossa!) che dal melo
per prima, ignara, a fine estate cade.

Il vento freddo, i sensi acuti, il sole;
un treno parte – sono appena sceso?

Natura amara – amata tuttavia,
sai come consolarmi in questa sera:

e già mi vedo il sole che ribolle
e terra e luna assorte in una danza,
grandi fertili antiche nebulose
e fragile fremito d’elettroni.

E mentre muovo i primi passi al vento
ecco comporsi il tuo sorriso – un bacio…

bacio incantato – l’ha portato il vento.

Fa quasi buio, è un po’ più freddo, è sera,
sento che cede questo istante al tempo

che preme scorre ingurgita travolge…
ma godo ancora un attimo la pace

guardando il treno luccicar lontano
contro il morente strepito del cielo,

contro il tessuto scuro che ricopre
lo squarcio rosso che ha strappato il velo.

Emorragia uranica (suturata in Pronto Soccorso dal chirurgo di competenza)


Che truce lotta
la luce ingaggia
rossa contro la notte saggia.

Sembra una nuvola
corpo straziato
che gocciola sangue infuocato:

stracci di nubi
ferite nuove:
sanguina il cielo: e infatti piove.

Fitta di nebbia e - forse - una domanda


Dietro un vetro polveroso
la nebbia scioglie il mondo
come un anestetico che freme
risalendo gli anfratti del corpo
dolorante
fino agli occhi – e spegnerli.

Ma qual è il filtro, allora?
Quale la nebbia, quale
la polvere? Che vetro sporco
può mangiarsi il mondo?
Quale farmaco può addormentare
- e addormentando
guarire?
guarire?

Sotto quale luce bigia
puoi dire ‘nebbia’,
sotto che sole
puoi dire ‘vedo’?

Quanti vetri sporchi ancora,
quanta condensa spessa,
quante nebbie fitte,
- e fitte di nebbia -
quante dolci flebo,
quanti occhi appannati,
ancora,
spegneranno un sussulto,
faranno tacere il tremore,
uccideranno il ronzio
di un pensiero in volo?

La nebbia è più vera del mondo.
Forse è una domanda.

L'ho fatto nei posti più strani... (...il coming out!!)


Sollecitato da più parti e quasi terrorizzato da un imperioso commento di Gan (=D), lascio qui qualcosa, giusto perchè nessuno creda che io abbia tentato di imitare le imprese di Armstrong lanciandomi alla conquista della luna (naturalmente per piantare una bandiera rainbow visibile dalla terra nelle notti limpide!!) .

Nell'attesa di scrivere qualcosa di serio, mi accontenterò di qualche considerazione:

1) la questione dei coming out sta davvero degenerando; esaurite le location canoniche (e per lo più erano in mezzo alla strada...), gli ultimi stanno prendendo una piega 'estrema' e preoccupante: uno, qualche sera fa, in macchina, mentre guidavo, rivolgendomi a una persona seduta sul sedile posteriore e accorgendomi sempre all'ultimo momento di curve e semafori rossi... un altro nuotando nella piscina di un parco acquatico, seguito poi da abbraccio-rinsaldatore-d'amicizia semi-subacqueo...

2) perchè per ritirare l'attestato di maturità devo pagare 15,13 € ?? Non voglio, non è giusto; mi dovrebbero pagare loro, altro che... e poi, una volta pagati questi soldi INDEGNAMENTE ESTORTI (ahahah) hanno il coraggio di farmi leggere una circolare in cui c'è scritto che 'purtroppo' non ci sono fondi sufficienti per stampare gli attestati... se lo Stato italiano dovesse dimostrare la propria maturità, credo che sarebbe bocciato...

3) oddio ma io devo iscrivermi all'università? cos'è? si mangia? e va bene, mi butto nel vuoto, provo ad abbandonare le mie 'lettere classiche' e mi lancio nella 'fisica'... ma... in Statale o in Bicocca? (troppe decisioni, signora mia, e le stagioni, le stagioni...! non son più quelle di una volta...)

4) sono in partenza per una settimana via con gli amici e non vedo davvero l'ora... (eppure ho su gli occhiali) (oddio che cosa penosa ho scritto)... 600 km in macchina, ma soprattutto: dividiamoci il pieno di benzina... ;)

5) sono in partenza per una settimana via col vento... si prevede bonaccia, pressione in calo e locali rovesci... mari poco mossi, temperature in risalita...

6) il punto 3) fa pena

7) io amo l'estate

8) io odio l'estate

9) anche il punto 5) fa pena. Il 7) e l'8), invece, sono portatori di una grande verità.

Detto questo, spero promitto e iuro (vogliono il futuro) che tornerò (e infatti ho usato il futuro) a scrivere come al solito... questo consideratelo un pezzo di meta-bloggheria... d'altronde c'è chi si diverte col meta-teatro, chi con la meta-letteratura, addirittura chi con la meta-psicologia e non parliamo di quei burloni che si baloccano con la meta-fisica... e allora io? oh, ad ognuno il suo...