Morte della ragione

Suona l’organo,
nelle alte volte della cattedrale
si sparge il rimbombo.
Buio; il soffitto è in ombra,
non si vede.

Dagli alti battenti un treno
di luce squarcia la chiesa
a metà.
Si chiude la porta; buio,
non si vede.

Si sparge l’incenso; la salma
immobile, priva di vita,
guarda un punto lontano:
ma è buio, il soffitto, in ombra.
Non vede.

Frenetiche treman le candele,
luce finta e incostante,
bollenti, come il ghiaccio
a contatto con la pelle. Luce fioca,
non si vede.

Aumenta il rimbombo.
L’organo assorda gli astanti,
la salma chiede pietà,
un fiore sul petto trema, cade
sul nero pavimento. Non si vede.

Finita la messa, l’organo tace,
la porta si apre, ritorna la luce
del giorno lontano,
la salma la guarda, non osa,
non può, non vede.

Nessun commento: