Censura
Un lupo, nel cupo tumulto
di notturna tempesta tediosa,
ulula alla luna, per molto,
esprime il parere all’odiosa.
Il dolce usignolo la sera
canta la vita e l’amore,
il suo sentimento s’avvera
appena si schiude il suo cuore.
La rana di stagno canora
gracida alle verdi compagne
la chiacchiera dell’ultim ora
e le sue instancabili lagne.
Perché dunque a me si vieta
parlar di attuali problemi?
Perché l’uom così s’inquieta
a toccar i suoi propri temi?
Il lupo, nessuno comprende.
L’usignol rimane un mistero.
La rana , idea ben non rende.
Ma l’uomo che dice il vero,
costretto al silenzio dall’alto,
definito calunniatore,
com’un animale di scarto,
ben presto vien messo a tacere.
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