Ok sono giunto alla conclusione che, nonostante sia fisicamente impossibile per una questioncina di evaporazione e condensazione, nonostante vada contro il senso comune, nonostante non ci si voglia credere, piove proprio merda. Bella, odorosa, fragrante merda. E come quando uno si aggira beato e ignaro per le strade senza ombrello e questa sua mancanza gli è fatale nel momento in cui scoppia l’acquazzone, così uno che torna da Parigi ha una naturale e umana e del tutto comprensibile reazione di stupefatto orrore verso il mondo e sé, quando si accorge che quella che gli piomba addosso in compiaciute traiettorie spiraliformi ed in grossi e caldi goccioloni, altro non è che merda. La reazione è, dicevo, umana e comprensibile. Ora, volendo continuare il paragone, sarà facilmente chiaro a tutti che, una volta appurata l’impossibilità di fermare l’acquazzone, non essendo questa contemplata tra le nostre comuni capacità ed, anzi, esulando totalmente dal nostro campo di azione, è umano e comprensibile – se non addirittura auspicabile – rassegnarsi ad attendere che il cielo si asciughi e la terra pure. Insomma, si aspetta che finisca. E così, proprio a questa stessa maniera, anche nella strana ed imprevista situazione in cui mi trovo, ossia quella in cui piove merda, passata la catabasi infernale dei giorni scorsi, altro non posso fare se non attendere il sereno. Anzi, attendere serenamente il sereno. E Sereno non è un travestito. Insomma, attendere la Stitichezza dei Cieli. Detto questo bisogna anche – per onor del vero e in un impeto gratuito di auto-sincerità – ammettere che se vedo piover merda invece che acqua, questo non è assolutamente dovuto al fatto che piova merda – come potrà confermare qualunque scienziato, biologo, fisico, meteorologo, come anche persona comune – ma piuttosto ad una mia condizione umorale, una disposizione d’animo temporanea e contingente, via, diciamo così. Però, come dicevo, in questi casi devo solo rassegnarmi a me stesso, attendermi, aspettarmi, finche tutte le spie, le lancette e i manometri non siano tornati entro i livelli di guardia. E, dopo, lo so già – lo devo sapere – che come ogni altra volta torna a splendere il sole. Anzi, c’è da sperare che tutta questa merda che ora copre tutto e striscia ovunque e dilaga e invade e affoga, sedimenti poi sotto i raggi del sole e doni i suoi benefici effetti per la nascita di qualcos’altro… D’altronde, anche se sembra strano, ma i fondo, a pensarci, non lo è, la radice di ‘letame’ è proprio ‘laetus’ = ‘lieto’…
“…dal letame nascono i fior…”
“…E’ quell’infinita tempesta finita in un rivo canoro dei fulmini fragili restano cirri di porpora e d’oro…”
Per dimostrare le buone intenzioni invece dei soliti video che indurrebbero al suicidio persino una capra di montagna, avendola prima resa conscia del suo sicuro quanto tragico destino d'allietare una tavola di campagna o di città - previa cottura - dedicherò uno spazietto a questo genio. Per chi non mastica l'inglese, è comunque fantastica la seconda parte, per chi lo mastica e lo digerisce - il che è più difficoltoso - la prima parte fa morir dal ridere... a uno spettacolo così - no, non si può dire solo 'concerto jazz' - andrei davvero volentieri!
Nel mio piccolo, io, una cosa credo di averla capita (con tutti i benefici del dubbio). Se piove merda, due sono le cause: o il mondo di fuori è momentaneamente incontrovertibilmente un letamaio; oppure t'è finita un po' di cà-cca negli occhi e più che fuori la puzza va cercata nella visio mundi. Delle due l'una. Anzi, in realtà anche entrambe insieme. Osmotiche. Allora ho intuito che prima ci si deve lavare bene la faccia, fare pulizia e cambiar l'aria (senza fagioli) inside; almeno per accertarsi che le colonne fecali non siano lì. Poi, se la raffica di caccabombe persiste, tanto vale non vestirsi di bianco. In India sulla merda di vacca crescono funghi allucinogeni... se interessa ti do una mano a raccoglieri ;-)
... col cestino di vimini e vestiti da puerfetti buoscaiuoli ruuussi, ma coi guanti, per piacere... ... tu sai di avere ragione... diabolica ;-P ma per ora contentiamoci dei tergicristalli, eh... poi per il lavandinone si vedrà!
PS: nooooo non avevo pensato alle caccabombe!!! fiiiiiiiiii plof! come ho fatto???
Teo :D Sai che sono proprio tanto tanto contenta?! Che ti sia fidato di me perchè non è che sia una cosa così scontata :D Davvero scusa se sono ripetitiva o esagerata per qualcosa che magari nemmeno lo richiederebbe,ma è davvero una di quelle cose che mi cambiano la giornata, in meglio! A domani! Marzia
La perfezione "significa diventare dio ed essere dio è noioso e basta".
La cipolla è un'altra cosa. Interiora non ne ha. Completamente cipolla fino alla cipollità. Cipolluta di fuori, cipollosa fino al cuore, Potrebbe guardarsi dentro senza provare timore.
In noi ignoto e selve di pelle appena coperti, interni d'inferno, violenta anatomia, ma nella cipolla - cipolla, non viscere ritorti. Lei piú e piú volte nuda fin nel fondo e cosí via.
Coerente è la cipolla, riuscita è la cipolla. Nell'una ecco sta l'altra, nella maggiore la minore, nella seguente la successiva, cioè la terza e la quarta. Una centripeta fuga. Un'eco in coro composta.
La cipolla, d'accordo: il piú bel ventre del mondo. A propria lode di aureole da sé si avvolge in tondo. In noi - grasso, nervi, vene, muchi e secrezione. E a noi resta negata l'idiozia della perfezione.
W. Szymborska
Narrami, o Musa...
"Narrami, Musa, tutto quello che vuoi, cominciando da dove preferisci... "
Così cominciavo, con un po' di supponenza, qualche anno fa a tenere un blog. Che doveva essere mio e di nessun altro, come si capisce già dal titolo assurdo e dal mio nick-name anche peggiore, ma che sarebbe inutile cambiare adesso che il blog non è più 'solo mio'.
Quello che c'era scritto qui, come presentazione, ormai mi aveva stufato e in certe parti non lo sentivo più tanto attuale: sì, sono cambiato, almeno un po', quindi doveva cambiare anche la presentazione. Quella vecchia non è da cestinare, (bella o) brutta che sia, ma semplicemente da spostare: ora è qui, che dorme tranquilla, in pensione, finalmente.
Metto in salvo solo questo - e mi pare abbastanza:
"io canto quando posso, come posso, quando ne ho voglia senza applausi o fischi"
(E già che ci sono... dispenso noiosissimi consigli-video sul mio canale di youtube!)
6 commenti:
Nel mio piccolo, io, una cosa credo di averla capita (con tutti i benefici del dubbio).
Se piove merda, due sono le cause: o il mondo di fuori è momentaneamente incontrovertibilmente un letamaio; oppure t'è finita un po' di cà-cca negli occhi e più che fuori la puzza va cercata nella visio mundi. Delle due l'una. Anzi, in realtà anche entrambe insieme. Osmotiche. Allora ho intuito che prima ci si deve lavare bene la faccia, fare pulizia e cambiar l'aria (senza fagioli) inside; almeno per accertarsi che le colonne fecali non siano lì. Poi, se la raffica di caccabombe persiste, tanto vale non vestirsi di bianco.
In India sulla merda di vacca crescono funghi allucinogeni... se interessa ti do una mano a raccoglieri ;-)
... col cestino di vimini e vestiti da puerfetti buoscaiuoli ruuussi, ma coi guanti, per piacere...
... tu sai di avere ragione... diabolica ;-P ma per ora contentiamoci dei tergicristalli, eh... poi per il lavandinone si vedrà!
PS: nooooo non avevo pensato alle caccabombe!!! fiiiiiiiiii plof! come ho fatto???
Una notizia cattiva e una buona.
Quella cattiva è che piove merda.
Quella buona è che ce n'è per tutti.
@ Gan:
...mega-abbraccione a tutti quelli che si son visti piovere merda addosso...
Teo :D Sai che sono proprio tanto tanto contenta?! Che ti sia fidato di me perchè non è che sia una cosa così scontata :D Davvero scusa se sono ripetitiva o esagerata per qualcosa che magari nemmeno lo richiederebbe,ma è davvero una di quelle cose che mi cambiano la giornata, in meglio!
A domani!
Marzia
@ Marzia:
:D ...sarai ripetitiva, ma fa sempre piacere! eheh :D
Posta un commento