...faccia ebete e sorriso cretino...

Ed è stato amore a prima vista. Lei, con la sua sensualità esuberante, con la sua austera bellezza, col suo sorriso che sembra volerti prendere in giro. Io, piccolo piccolo al suo confronto, con gli occhi lucidi, esaltato, estasiato, febbrile, morboso. Ci siamo incontrati alla stazione e lei, già dalla stazione, già dal primo momento, ha mostrato il suo volto incantato: ed è stato amore a prima vista. Poi abbiamo passato insieme tre giorni di follia, tre giorni allucinati, entrando in sintonia, cercando l’uno nell’altra una complicità, il polso profondo, una vena segreta, nostra, condivisa. Ed è stata una carezza dolcissima.




Lei è così bella ed io la voglio rivedere. À bientôt, mon amour…


Nella ruvida notte
intonacata
di un buio grande

corre e fischia
un treno
tra campagne ignote.

Dai finestrini, vuote
facce di luce
guardano fisso fisso fuori:

con gli occhi spalancati
dei bambini
quando la nonna racconta

le storie a sera mentre cuce.
E già tramonta
la notte in una fioca luce.

E già più lenti sfilano
i bagliori
addormentati dei paesi.


3 commenti:

Gan ha detto...

Ah, Paris en fin d'hiver! Ancora più affascinante che in primavera.
"Paris c'est une blonde/ qui plait a tout le monde".
Sei stato nel Marais?
Dai, racconta, racconta!

(Bentornato!)

Thrasùs ha detto...

(Grazie mille!)

Certo che sono stato nel Marais ;-P Come avrei potuto non andarci!?

Comunque Gan c'è poco da raccontare... e si riassume così:
vorrei vivere a Parigi!!! (e visto che non è molto semplice, potrei accontentarmi di tornarci presto eheh)

Ho ancora stampata in faccia questa espressione: (*.*)
...e poi magari in qualche post salterà fuori ancora Parigi, perchè ho l'impressione che non la accantonerò tanto presto... siete avvisati ;-)

Edgar ha detto...

Ah, ecco con chi ti eri nascosto! :)
E sembra anche una grande e bella passione... Davvero felice per te!