Scusi non ha un numero in più? Sa, ho il 45 e, così com’è, questo stivale mi va un po’ stretto…
Omnis homines, patres conscripti, qui de rebus dubiis consultant, ab odio, amicitia, ira atque misericordia vacuos esse decet.
Senatori, è bene che tutti gli uomini chiamati a prendere decisioni su questioni poco chiare siano liberi all’odio, dai favoritismi, dall’ira e dalla compassione.
Num negare audes? quid taces? Convincam, si negas.
Osi forse negare? Perché te ne stai zitto? Se dici che non è così, allora convincimi!
O di immortales! ubinam gentium sumus? quam rem publicam habemus? in qua urbe vivimus? Hic, hic sunt, in nostro numero, patres conscripti, in hoc orbis terrae sanctissimo gravissimoque consilio, qui de nostro omnium interitu, qui de huius urbis atque adeo de orbis terrarum exitio cogitent.
O dei immortali! In mezzo a che gente siamo? Quale stato abbiamo? In che città ci ritroviamo a vivere? Sono qui, sono qui tra noi, qui nella nostra assemblea, senatori!, qui in questo consiglio – il più sacro e solenne del mondo! – sono qui, uomini che meditano la nostra morte, uomini che meditano la rovina di questa città e, addirittura, di tutto il mondo!
Poi vabbè il VaniloquenteTrombone (= Cicerone) doveva fare il suo teatrino esagerato (e io in traduzione l’ho anche un po’ aiutato :-p)… però per me son parole che ci stanno a pennello!
1 commento:
Forse è un po' OT, ma...che bello sarebbe stato avere un insegnante di latino come te!
...va da sè che, da appassionato di storia, non posso che condividere il contenuto del tuo post!
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