Tante volte tanto vicino


Aver sfiorato la vita e l’amore,
averne sfiorato il sapore:
sfolgorante immagine della luce
che può brillarmi nel cuore.

Ma presto il buio, presto il freddo: è inverno,
un gelo dei sensi eterno
un gelo dei sensi imposto e penoso:
il mio stesso amaro scherno.

Tante volte tanto vicino
(ma immensamente lontano)
a raggiungere l’unità
che è perfezione geometrica.

Premerò un lenzuolo di lino
su questo mio pensare invano,
lenzuolo bianco che sarà
un’appassita morte estatica.

Fiore
perdi
petali,

cuore
mordi
rosichi

occhi
solo
vedono

vita
che altri
vivono.

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